La psicologia persegue la crescita, il cambiamento ed il benessere individuale o collettivo. Si occupa del comportamento umano e mangiare rappresenta un comportamento a tutti gli effetti.
Mangiare è un’abitudine quotidiana carica di significati ed influenzata da diversi fattori (culturali, familiari, sociali, di personalità).
Quando e come intervenire sui propri automatismi e comportamenti più spontanei richiede spesso molto più della conoscenza di ciò che "sarebbe più opportuno fare": sapere a volte non basta.
Lo psicologo che si occupa di alimentazione rappresenta un alleato competente nel sostenere l'individuo di fronte a:
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cambiamenti che egli intenzionalmente persegue (calo ponderale, stile di vita più sano, chirurgia bariatrica)
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cambiamenti richiesti a fronte, suo malgrado, di una diagnosi (diabete, celiachia).
A questo fine, la consulenza psicologica può costituire un intervento autonomo o inserirsi all'interno di un percorso multidisciplinare integrato (medico, nutrizionista, psicologo, ecc).
Perché la psicologia
dell'alimentazione?
Cosa fa lo psicologo
dell'alimentazione?
Prevenzione e
promozione della salute
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Promuove strategie per adottare e mantenere stili di vita sani ed equilibrati in contesti scolastici e di comunità
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Promuove percorsi di empowerment e promozione delle life skills in età evolutiva come fattori protettivi per un sano sviluppo individuale
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Forma e supervisiona adulti con ruolo educativo (genitori, insegnanti, allenatori, ecc.) sugli aspetti psico-sociali del comportamento alimentare
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Collabora con istituzioni, associazioni, enti di settore per orientare politiche di informazione e coinvolgimento attivo della cittadinanza nella promozione della salute
